La Cosmetica ai tempi degli Egizi

A cura di Carmen Spiniello

L’impero Egizio è stato il più duraturo impero del mondo, dopo il periodo dell’età dinastica, tra il 4000 e il 3200 a.C. , iniziò la fase di unificazione tra l’Alto e il Basso Egitto e il florido periodo delle dinastie faraoniche. Il protrarsi della civiltà Egizia nel tempo, ha consentito lo sviluppo e l’evoluzione della vita civile e sociale. La vita di tutti i giorni era condotta con armonia ed equilibrio anche attraverso il rispetto di riti igienici e della cura personale, votati alla bellezza del corpo, anche dopo la morte. Alcune abitudini e rituali a cui le donne e gli uomini si sottoponevano per raggiungere un benessere del corpo e della mente, possiamo considerarli straordinariamente moderni…in realtà siamo stati noi ad ispirarci agli antichi Egizi!
L’utilizzo di prodotti cosmetici era alla portata di tutti, ad esempio davano per scontato che gli unguenti e gli oli aromatici fossero una necessità per tutte le classi sociali, anche perché erano considerati un tramite tra l’uomo e gli dei. Chiaramente le donne di alto rango ne facevano un uso maggiore e con la scelta di prodotti di alta qualità.
Profumi e cosmetici di alta qualità venivano estratti sapientemente dagli artigiani egiziani tramite il metodo della spremitura dei fiori e poi lavorate con l’olibano (dalla parola araba al-lubàn, latte) altrimenti chiamato incenso, una resina lattiginosa. Nasce una vera e propria industria dei profumi e delle essenze, con le materie prime preziosi provenienti anche dalla Libia, dal Medio Oriente e dall’Arabia. Tra le sostanze di origini vegetali utilizzate usavano il mirto, il ginepro, l’acacia, il dattero, il lauro, la mirra.
Anche i medici intervenivano come preparatori nel campo della cosmetica, l’attività di medico non era separata dal mondo della bellezza come avviene oggi. Si occupavano infatti della salute e bellezza di corpo e capelli, di preparati per mantenere la pelle giovane, per mantenere l’alito fresco e di trattamenti per frenare la calvizie.
Come possiamo osservare dai dipinti risalenti agli antichi Egizi, il trucco degli occhi e del viso ebbe una rilevanza e diffusione piuttosto importante. Le pitture per gli occhi erano usate sia dalle donne che dagli uomini. Nella parte superiore si applicava il nero, estratto inizialmente dalla galena (dall’arabo khol) e poi da mandorle carbonizzate, nella palpebra inferiore il verde o l’azzurro, ottenuto dai lapislazzuli.
Per colorare le labbra si applicava l’estratto di henna che serviva anche a vivacizzare il viso, a colorare capelli e parrucche. Il miele, il sale marino e le creme avevano invece il compito di mantenere la pelle del corpo idratata ed elastica, con una straordinaria azione anti-età.

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