Dopo l’anteprima su AskaNews è disponibile su YouTube il videoclip di “Out of water“, il quarto singolo di Jaboni per Gil Produzioni già in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali. Per la regia di Fabrizio Nardocci e con protagonista l’attrice e ballerina Gaia Soprano insieme allo stesso Jaboni, il videoclip di “Out of water“, girato sulla suggestiva spiaggia di Sabaudia, trasporta in immagini il significato più profondo del testo, raccontando una storia di incomunicabilità e di rimpianti, così comune a tante altre che potrebbe rappresentarne mille.
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“Restare a galla nelle situazioni della vita quotidiana può sembrare impossibile, tanto che la cosa più facile sembrerebbe assecondare quella corrente che vuole tarscinarci a fondo.” – Spiega Jaboni – “Ed è così che tutto quello che i nostri occhi scorgono diventa molto lontano dalla realtà, tutto quello che le nostre mani stringono si trasforma in un cumulo di apparenze che nasconde mondi sommersi.” Jaboni vuole portare ad una profonda riflessione sui rapporti umani, oggi vissuti spesso velocemente, sul prestare attenzione a quei segnali, espliciti o meno, che le persone che ci sono accanto ci inviano ogni giorno e che non si è sempre pronti a cogliere a causa dei cambiamenti e turbinii che ci coinvolgono. A volte abbandonarsi e lasciarsi andare nelle difficoltà che la vita ci mette davanti, appare la soluzione più facile. “Out of water” affronta il tema dalla mancanza di comunicazione tra persone fisicamente vicine ma spiritualmente distanti anni luce. Ci si ritrova sommersi da ostacoli insormontabili tanto che tendere una mano per permettere a qualcun altro di aiutarci a risalire sembra impossibile. Dall’altra parte può diventare difficile intercettare quella richiesta di aiuto e quel dolore vissuto in prima persona da chi ci è accanto. Come nell’iconico affresco della Creazione di Adamo di Michelangelo, tra quelle dita immortalate dal pittore mentre stanno per toccarsi esiste uno spazio vuoto da colmare perché si possa entrare veramente in contatto l’uno con l’altro. Uno spazio sacro e sospeso che sta a rappresentare quell’atto creativo e di fiducia nella vita, che solo l’uomo può compiere, in grado di dare alla luce nuovi mondi fatti di relazioni ancora inesplorate. Il brano è caratterizzato da quel sound elettro-pop, di ispirazione internazionale, che contraddistingue lo stile dell’artista, perfetto fil rouge con i singoli precedenti. Ricerca melodica, sperimentazione e influenze di generi musicali diversi creano immaginari sempre nuovi e adatti, attraverso il suono, a trasformare in speranza le emozioni, non sempre positive ma concrete e reali, di cui parla il testo.
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