La moda di Emanuela Tittocchia

Emanuela Tittocchia, anche se la sua carriera inizia prima siamo abituati a collegarla a “Centovetrine”. Emanuela ha recitato nella fiction Mediaset per 14 anni e da allora non ha mai lasciato il mondo dello spettacolo recitando in altri film, in teatro e partecipando a reality show o presenziando nei salotti televisivi. Ogni lavoro lo  ha svolto con eleganza per questo motivo abbiamo deciso di chiederle la sua visione della donna in quanto icona di femminilità.

Quale indumento non può mancare nel tuo armadio?

Amo indossare abiti che abbiano qualcosa di particolare e non banale. I vestitini, le gonne corte e i top con giacca sopra sono gli indumenti che amo di più. Le paillettes e gli abiti luccicanti quando partecipo a trasmissioni tv o presento serate.

Quali trucchi contiene il tuo Beauty?

Non amo il trucco naturale, amo lo smokey eyes, quindi ombretto scuro e kajal non possono mancare. E le ciglia finte.

Gli abiti che preferisci indossare?

Sicuramente abiti corti e stretti in vita, che mostrino le gambe e il punto vita. Mi piace essere molto femminile.

Quale look apprezzi di più in un uomo?

A me piace l’uomo elegante. Niente maglioni o giubbotti. Mi piace l’abito con pantalone camicia e giacca. Mi piace molto anche il jeans con camicia e giacca. E amo il cappotto.

Come fai a tenerti in forma per il tuo lavoro?

Mangio poco (un po’ di tutto, ma in quantità limitate) e cammino molto. Faccio massaggi e trattamenti corpo. Non vado in palestra purtroppo, non ho molto tempo. Cerco di usare poco l’auto e di muovermi a piedi appena posso.

La donna più elegante secondo te?

Io amo le donne eleganti ma non classiche, rappresentano di più il mio stile. Adoro Raffaella Carrà e i suoi abiti meravigliosi, i preziosi body arricchiti di paillettes, le giacche con spalline imbottite e gli abiti da sera impreziositi da perline luminose che la trasformavano in una stella.

Sui social meglio sempre mostrare?

Quello che si è, senza troppe maschere. I filtri sì, ci fanno apparire più belle, ma poi quello che comunichiamo con parole e atteggiamenti deve rappresentarci totalmente. Altrimenti non funziona e sprechiamo tempo.