Il cantautore Domenico Di Graci, in arte Bracco di Graci di origine siciliana ma bolognese d’adozione, scopre proprio nel capoluogo emiliano la passione per la musica. Da ragazzo si guadagnava da vivere facendo il carpentiere in ferro, al contempo prende qualche lezione di pianoforte e sull’onda dell’entusiasmo trova l’ispirazione per comporre le sue prime canzoni; debutta con il suo primo 45 giri, inciso usando il suo vero nome proprio a Bologna, a seguito con l’incontro con Lucio Dalla (di cui, in un primo tempo ne è l’autista) ha l’opportunità di firmare il suo primo contratto discografico presso l’etichetta del cantautore bolognese. Nel 1991 vince il Festival di Castrocaro con il brano “Vivo muoio e vivo”. Nel 1992 partecipa al Festival di Sanremo nella sezione giovani con il brano “Datemi per favore”. Nel 1993 partecipa al Festival di Sanremo di nuovo nella sezione giovani con il brano “Guardia o ladro”, classificandosi al 4 posto e sempre nello stesso anno, vince il Cantagiro nella sezione giovani ed il Premio Rino Gaetano. Nel 1994 partecipa al Festivalbar con il brano “Uomo”, pubblicato anche come singolo. Dopo un periodo di fugace successo dal 1998 torna al lavoro di operaio in fabbrica, continuando però la sua attività di autore, che lo porta a scrivere anche per artisti di grosso calibro come Gianni Morandi. Oggi, fuori tempo massimo, punzecchiato dagli amici che gli hanno sempre fatto pesare il suo abbandono alla musica decide di lasciare qualche traccia di sé, scrive ed incide un nuovo Album che contiene 11 inediti.
“Non piangere” è il nuovo singolo di Bracco Di Graci disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica.
Lo abbiamo intervistato in esclusiva per Nefy.
Ti senti più siciliano o Emiliano?
Sono nato in Sicilia e adottato in Emilia mi sento un po’ parte di entrambe.
Com’è avvenuto l’incontro con Lucio Dalla?
Una sera dopo il secondo spettacolo a un cinema e prima di rientrare sono passato sotto casa sua, avevo deciso di imbucare una musicassetta nella sua buchetta delle lettere, lui rientrava, così mi urla, “Cosa stai mettendo lì dentro?” io accecato dai fari non avevo realizzato poi ho capito, questo è stato il nostro incontro.
Come sei passato dall’essere il suo autista al “mestiere” di cantautore?
Dopo aver ascoltato i brani mi chiamò, diceva di essere rimasto colpito dalla mia voce cosi mi volle conoscere meglio, mi fece il terzo grado e quando capì che ero una brava persona mi fece la proposta di far parte del suo clan come autista, mi raccontò che il suo manager non stava molto bene e non poteva più accompagnarlo così stava cercando, io accettai, anche perché aggiunse, “Poi vedi come è questo mondo da vicino e se scriverai cose interessanti chissà”.
Castrocaro, Sanremo e poi di nuovo operaio… perché?
Non andavamo d’accordo e le incomprensioni erano l’ordine del giorno così tutto è finito.
Cmq lo ringrazierò sempre per tutte le occasioni che mi ha dato e per la scuola indiretta ricevuta.
Hai scritto per Gianni Morandi, avete sonorità simili?
Mah, mi è andata bene, gli sono piaciute alcune canzoni che ho scritto e ha deciso di inciderle e per questo lo ringrazio.
Ora sei tornato con undici nuovi brani, non ci lascerai… vero?
Mi sono riaffacciato dopo tanti anni, è come se partissi da zero, gli spazi si sono ridotti tutto è cambiato, farò del mio meglio, ma credo non sarà facile.
Pensi che le nuove generazioni abbiano un gusto musicale diverso?
Credo che tutto oggi sia diverso, dal mio personale punto di vista penso che la musica una volta fosse migliore.
I social servono a…?
Per quelli come me, sono l’unica possibilità di esistenza.
Qual è il brano che senti più tuo?
Ce ne sono diversi, in quanto fanno parte di un progetto che non è cambiato nel tempo, ne ritengo fondamentali alcuni, dando un occhio al passato “Uomo”, “Guardia o Ladro”, ”Negativo” e non voglio dilungarmi, tutto ciò che difende la libertà di pensiero. Dando un occhio al presente sono molto soddisfatto di questo nuovo progetto.
Quali sono gli insegnamenti che ti porti dentro dalla tua vita?
Non bisogna dare niente per scontato e che le persone alle quali dai fiducia potrebbero rivelarsi poi, i tuoi carnefici, quindi bisogna dosare le confidenze e delegare il meno possibile.
Ci sarà un tour o delle date estive?
Per il live è ancora presto, spero di riuscire a far crescere il mio sito www.braccodigraci.it oggi e diventato essenziale dimostrare di avere moltitudini di mi piace e follower, sono stato fermo troppo tempo, quindi non sarà per niente facile, andiamo avanti a piccoli passi se riusciremo a crescere poi vedremo come muoverci. Grazie per la vostra intervista, ringrazio anche lo staff della red&blue con i quali collaboro e Clarissa D’avena, che mi fa da promoter.